martedì 12 aprile 2016

Martedi 19 Aprile Teatro Lea Padovani di Montalto di Castro MATTI DA SLEGARE

di Axel Hellstenius
con Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta
regia di Gioele Dix

  Iacchetti, Covatta, Dix di nuovo insieme come ai tempi di Ruvido Show, il programma di RAI UNO del 1995 che puntava sui giovani comici del momento. Da allora di strada ne hanno fatta, spesso percorrendo alcuni tratti insieme, ora con l'uno ora con l'altro, tutti e tre mantenendo uno sguardo di lucida ironia, intrisa di benevola perfidia.
Dopo due anni in un istituto psichiatrico dove sono diventati amici inseparabili, Elling e Kjell Bjarne vengono mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento messo a disposizione dal Comune. Dovranno dimostrare di saper badare a loro stessi e di potersi reinserire all'interno della società.
Elling ha vissuto perennemente in compagnia della madre, rimasta vedova nelle ultime due settimane di gravidanza, imbastendo con lei un rapporto (quasi) morboso, escludente qualsiasi altro contatto umano, motivo per il quale alla morte della donna, l'uomo si ritroverà completamente perso e assolutamente incapace di prendersi cura di se stesso.
L'altro, Kjell Bjarne, omaccione fissato col cibo e col sesso che non ha mai avuto modo di sperimentare, continua a dare capocciate sul muro ogni volta che si trova in difficoltà e cerca di dimenticare il suo terribile rapporto con la madre ubriaca e il patrigno violento.
Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il "cocco di mamma" troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la sua ragione di vita, mentre l'omaccione si accorgerà di poter essere utile a qualcun altro con il suo lavoro e con il suo buon cuore. Una scelta molto poetica e suggestiva, dunque, quella di far confluire il percorso di crescita formativa dei due protagonisti, in due elementi profondi e imprescindibili come l'arte e l'amore, che risultano così essere alla base di una vita piena e felice.
La commedia tratta un tema molto importante e delicato come quello delle malattie mentali, in maniera fresca, ironica e addirittura spassosa e divertente. Non ci sono tentativi di patetismo, né alcuna traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose.


 

Sabato 16 Aprile ore 21 Michela Andreozzi "Ti vuoi metttere con me ?"

TUSCANIA - A Rivellino di nuovo una protagonista femminile per il penultimo spettacolo della stagione.
A salire sul palco di Tuscania, sabato 16 aprile alle 21, la giovane e talentuosa attrice romana Michela Andreozzi nello spettacolo “Ti vuoi mettere con me? L’amore al tempo delle mele”.
La briosa artista, insieme a Giorgio Scarselli e Paola Tiziana Cruciani che cura anche la regia, torna in un nuovo viaggio indietro nel tempo e, precisamente, ai tempi adolescenziali in cui si vivono le tragiche, irresistibili e divertentissime prime conseguenze dell’amore.
Accompagnata dalle musiche dal vivo di Alessandro Greggia, Michela Andreozzi, attraverso i suoi ricordi e i suoi personaggi, rievoca un periodo magico ma, allo stesso tempo, disastroso per le insicurezze, le paure ed i problemi che sembrano insormontabili.
L’amore al tempo delle mele è fatto di amiche che fanno da tramite con i ragazzi, di balli lenti, di patatine e coca-cola, di telefonate con un gettone di 200 lire e della rubrica del cuore di Cioè cui rivolgere ingenue domande sul sesso.
L’attrice delinea, con ironia ed intelligenza, tutti i dissidi e la bellezza dell’adolescenza, sempre in lotta con se stessi e con il proprio aspetto fisico, in protesta contro tutti, specialmente contro il mondo, ribelli a prescindere, tanto per nascondere le proprie sicurezze interiori.
Un ritratto delizioso che, di certo, appassionerà, come sempre, l’affezionato pubblico del Rivellino che, ormai da mesi, segue con partecipazione ed entusiasmo la stagione teatrale curata da Ar Spettacoli di Alessandro Rossi, con la partnership di Carramusa Group e Mente Comica, ed il patrocinio del Comune di Tuscania.